Ara Mundi Galluccio Doc
La denominazione di origine “Galluccio DOC” è una delle più importanti DOC della Regione Campania, per la provincia di Caserta. Esiste dal 1997 ed è passata a DOC già dal 1997. L’area di produzione del Galluccio comprende 5 comuni, dominati dal vulcano spento di Roccamonfina, che con la sua attività eruttiva ha reso i terreni, per struttura e composizione, estremamente vocati alla coltivazione della vite. I depositi lavici, ricchi di microelementi e di potassio, conferiscono alle uve, prima, e ai vini, poi, profumi intensi e delicati.
I vini della Galluccio DOC vengono prodotti a partire dai vitigni Falanghina, Aglianico, Pallagrello bianco e Pallagrello nero. Possono concorrere alla produzione di detti vini, da soli o congiuntamente, altri vitigni non aromatici, idonei e/o in osservazione, ammessi alla coltivazione nella provincia di Caserta, fino ad un massimo del 30%. Le aziende vitivinicole produttrici del Gallucio Doc sono : Fattoria Prattico, Poderi Foglia, Porto di Mola, Telaro, Tenuta Adolfo Spada, Palummo, Masseria Starnali. Veramente difficile non essere colpiti dalla costante qualità dei vini di tali aziende e, allo stesso momento, restare indifferenti alla perfetta tipicità che esprimono. Vini che sono il frutto di abili lavori di reinterpretazione della tradizione, attraverso sistemi avanzati di coltivazione e affinamento.
Un produttore di vini ubicato nel comune di Galluccio, situato in provincia di Caserta, nella regione Campania è l’azienda Telaro. Cantina nata nel 1987, per volontà dei fratelli Telaro e di un nutrito gruppo di viticoltori che avevano, come denominatore comune, l’amore per la terra e per i suoi frutti, Telaro è, ad oggi, una realtà di tutto rispetto nel panorama vitivinicolo campano. Fondata con l’intenzione di realizzare un modello di agricoltura sostenibile, ha fatto della valorizzazione dei vitigni autoctoni campani, il suo punto di forza, dando vita a vini di indiscutibile qualità e finezza.
I proprietari di questa azienda sono desiderosi di un ambiente e di una alimentazione più sani ed equilibrati, conciliabile con il vivere naturale e con il lavorare seguendo pratiche agronomiche dell’agricoltura biologica e naturale. Il prodotto di punta è L’Ara Mundi Riserva, una bellissima versione di Aglianico in purezza, particolarmente elegante e tipica ma senza essere né aggressivo né graffiante. Una versione, riesaminata e magnificamente corretta, di uno dei vitigni più conosciuti e, allo stesso tempo, più ardui di questa parte d’Italia. Un Aglianico importante, con note minerali intense ma levigato, nella ruvidezza, da un sapiente dosaggio del legno. Dal colore rosso rubino luminoso e compatto, al naso complesso di sentori di frutta rossa matura, di cuoio e tabacco dolce, di note ferrose e con un elegante tocco di spezie. Al palato risulta caldo e vigoroso, con tannini affusolati e con una pai lunga e persistente.
Ma come abbinarlo! Affidatevi alle tre T “Tipicità, Tradizione e Territorio”. Sarà perfetto su primi piatti al ragù di carne, con arrosti e brasati e con formaggi stagionati e saporiti, scegliendo carni o formaggi della zona di Roccamonfina. Un alleanza tra vino e pietanza la troviamo sicuramente con trippa e patate, coniglio alla cacciatora, minestra maritata e caciotta.
Buona degustazione …
Rubrica a cura
Dott. Giovanni de Silva.
Fondazione Italiana Sommelier – Sezione Campania